Come l’atelier Cerrato ha affrontato il lockdown e i matrimoni rinviati

Gli ultimi mesi hanno avuto importanti conseguenze sul fronte dei matrimoni. Molti promessi sposi hanno dovuto decidere di confermare la data di nozze o di rimandare le nozze al prossimo anno. Un aiuto fondamentale in questo gravoso compito, spesso, è arrivato dai consulenti che hanno assistito gli sposi stessi. Lo staff di Cerrato, da questo punto di vista, è stato vicino agli sposi offrendo loro tutta la disponibilità di cui erano capaci. Lo raccontano i titolari dell’Atelier Cerrato.

Terminato il lockdown, anche voi vi siete trovati a fare i conti con una nuova realtà: come l’avete affrontata?

«Dopo il lockdown la priorità è stata quella di ridonare il sorriso alle nostre spose cercando di alleggerirle di tutte le preoccupazioni possibili. Abbiamo ricreato un ambiente protetto e sicuro per consentire tutte le prove abito nel rispetto delle norme a tutela della salute senza venir meno al clima di emozione che deve avvolgere ciascuna sposa. Tutto questo è stato consentito anche dalla vasta superficie che il nostro atelier ricopre».

Come avete affrontato questa fase di distanziamento in atelier?

«Gli ampi spazi delle sale prova sono stati molto utili a favorire il distanziamento. Ogni area dell’atelier è stata munita di adeguata segnaletica e di dispositivi sanitari. Le nostre sale già prima del lockdown erano attrezzate per garantire massimo comfort e totale privacy nell’accogliere la sposa ed i suoi accompagnatori. Con le dovute precauzioni e gli strumenti necessari il nostro staff è riuscito ad aiutare ciascuna sposa nella vestizione e nella definizione di tutti i dettagli».

Con l’emanazione degli ultimi decreti che hanno permesso la celebrazione dei matrimoni, qual è stata la scelta principale delle spose?

«Con la riduzione delle restrizioni molte spose che avevano deciso di rimandare il matrimonio al 2021 hanno compreso che sarebbe valsa la pena celebrare comunque le nozze nel periodo estivo. Le spose che hanno invece deciso di rimandare il matrimonio al 2021 hanno scelto di indossare un white dress più sobrio per la celebrazione delle nozze in municipio, rimandando invece solo il rito religioso, che le vedrà indossare l’abito scelto in precedenza. L’occasione ha consentito a queste spose di non rinunciare all’abito bianco, permettendo loro di celebrare l’amore più volte indossando due abiti da sogno».

La scelta dell’abito da sposa già fatta è variata dopo l’emergenza sanitaria COVID-19?

«In realtà le spose che hanno rimandato le nozze al 2021 sono state ben liete di confermare il proprio abito, magari dopo qualche dubbio iniziale eliminato totalmente dall’emozione di rindossarlo, addirittura arricchendolo di dettagli ed elementi che hanno favorito nuove personalizzazioni, le quali anticipano molti trend che il settore bridal vedrà concretizzati nelle prossime collezioni».

Come avviene la manutenzione dei vestiti durante l’anno?

«Tutti gli sposi hanno avuto la possibilità di conservare l’abito nei nostri depositi in via totalmente gratuita, sempre grazie agli ampi spazi che caratterizzano l’atelier. Ogni singolo abito viene periodicamente sottoposto a manutenzione e controllo e a ciascun abito è destinato uno spazio consono all’ampiezza dello stesso».

Quali sono i trend per quanto riguarda le nuove integrazioni di collezione che si avranno nei mesi prossimi?

«I trend sono allineati perfettamente a quelli già esistenti in un’equilibrata armonia che ha reso possibile l’uscita di quella che nel settore bridal oggi si definisce collezione 2020-21, di conseguenza le integrazioni presentate avranno protagonisti macro-dettagli, finissaggi molto luminosi ed effetti glitter accentuati».

E per quanto riguarda la cerimonia?

«La possibilità di celebrare nuovamente i matrimoni si è riflettuta sul settore cerimonia dove abbiamo notato un velocizzarsi nella scelta degli abiti da ricondurre al rinnovato desiderio di tornare a festeggiare indossando outfit nuovi e belli dopo i mesi di quarantena che hanno costretto a limitare il vestiario all’abbigliamento prettamente casalingo. Un ruolo importante nella scelta degli abiti cerimonia è stato assunto dagli input emanati dai social che durante la quarantena hanno rappresentato una fonte di contatto molto importante per la nostra azienda favorendo una visione d’insieme della nuova collezione».

Com’è stata la comunicazione con i brand dopo il lockdown?

«In qualità di premium buyer e clienti storici delle migliori aziende del settore, abbiamo avuto un dialogo costante con i nostri partner e molte garanzie che ci hanno permesso di tutelare i nostri clienti. Essere buyer attenti e sempre meritevoli di fiducia in tanti anni di attività ci ha consentito di sviluppare dei rapporti consolidati con i grandi brand del settore sposa, sposo e cerimonia, insieme ai quali abbiamo cercato delle soluzioni che potessero sviluppare e, in un momento come questo, risollevare le sorti del settore».